La città di Venezia, in collaborazione con KINTO Italia, brand di mobilità del Gruppo Toyota, ha inaugurato il primo servizio di car sharing pubblico a idrogeno sul territorio nazionale. La cerimonia di presentazione, che ha avuto luogo a Mestre, presso Forte Marghera, ha segnato un passo avanti concreto nella strategia di mobilità sostenibile in Italia.

Tre Toyota Mirai, veicoli elettrici a celle a combustibile, sono stati aggiunti alla flotta KINTO Share di Venezia. Le vetture sono a disposizione presso gli stalli del parcheggio di Piazzale Roma e all’Aeroporto Marco Polo. La loro autonomia, di circa 650 km, e il tempo di rifornimento di soli 5 minuti presso la stazione Enilive di San Giuliano a Mestre, le rendono ideali per l’uso in car sharing.

Un’esperienza di mobilità integrata e sostenibile

Il lancio del servizio a idrogeno completa la flotta di car sharing già attiva dal 2018 a Venezia, che conta su oltre 6.000 utenti e ha permesso di risparmiare oltre 72 tonnellate di CO2. Le nuove vetture Mirai sono prenotabili tramite l’app KINTO Share EU, sia per tragitti andata e ritorno che per corse a senso unico. Il costo del noleggio è di 4 euro l’ora, in linea con il resto della flotta, ma con un’incentivazione di 50 km gratuiti fin dalla prima ora di utilizzo.

La scelta di introdurre veicoli a idrogeno a Venezia è coerente con la visione “multi-tecnologica” di Toyota, che affianca le soluzioni elettriche a batteria con quelle a celle a combustibile. Le Mirai, il cui nome in giapponese significa “Futuro”, emettono solo vapore acqueo e offrono un’esperienza di guida e rifornimento paragonabile a quella delle auto tradizionali.

Venezia: Capitale Mondiale della Sostenibilità

Il progetto si inserisce in un percorso più ampio della città di Venezia, che si sta affermando come pioniere nella transizione energetica. Già a partire dal 2022, Toyota aveva messo a disposizione del Comune due Mirai per testare la tecnologia. Successivamente, nel 2023, sono stati introdotti i primi autobus a idrogeno nel servizio di trasporto pubblico.

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha sottolineato l’impegno della città nel coniugare tutela ambientale e servizi efficienti. Il prossimo passo sarà la costruzione del “Parco dell’Idrogeno” a Porto Marghera, che produrrà idrogeno e rifornirà altri 90 mezzi, consolidando la posizione di Venezia come punto di riferimento per l’innovazione sostenibile a livello nazionale e internazionale.

Il futuro dell’idrogeno in Italia: studio e prospettive

In occasione dell’evento, è stata presentata anche una ricerca dell’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School, con Toyota come partner. Lo studio ha analizzato il ruolo cruciale dell’idrogeno come pilastro della decarbonizzazione.

Punti chiave della ricerca:

  • Investimenti: L’Italia sta investendo in modo significativo, con 3,64 miliardi di euro dal PNRR per finanziare 61 progetti di “Hydrogen Valley”.
  • Infrastrutture: La normativa europea AFIR (Alternative Fuel Infrastructure Regulation) richiede una rete di distribuzione capillare, con stazioni di rifornimento ogni 200 km sulle autostrade.
  • Potenziale economico: Si stima che il settore dell’idrogeno possa generare un valore economico tra i 4,5 e 7,5 miliardi di euro entro il 2030, con la creazione di centinaia di migliaia di posti di lavoro.

Lo studio ribadisce che l’idrogeno non è solo un’alternativa agli accumulatori, ma un vettore energetico fondamentale per la transizione, capace di offrire soluzioni efficaci e flessibili per la mobilità, sia leggera che pesante.