Il Governo italiano a partire da settembre, farò entrare in vigore nuovi incentivi destinati alla mobilità sostenibile. Il programma, annunciato dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, dispone di un fondo da 600 milioni di euro.

Le risorse, provenienti dal PNRR, erano inizialmente destinate alle infrastrutture di ricarica. Ora finanzieranno la rottamazione dei veicoli più inquinanti e l’acquisto di auto elettriche. L’iniziativa punta a rendere le città meno congestionate e più salubri.

La misura favorisce un cambiamento nel settore automobilistico. Il focus è sulle aree urbane, dove smog e traffico raggiungono livelli critici. L’obiettivo è ridurre le emissioni e migliorare la qualità dell’aria.

Bonus tino a 11.000 euro: tamiglie e aziende coinvolte

Il piano prevede un sistema di bonus calibrati in base all’ISEE. I nuclei con ISEE sotto i 30.000 euro potranno ottenere fino a 11.000 euro di incentivo. Chi si colloca tra 30.000 e 40.000 euro riceverà 9.000 euro.

Il programma include anche veicoli commerciali leggeri a zero emissioni.

Per le categorie N1 e N2, il contributo copre fino al 30% del prezzo. L’importo massimo per ogni veicolo è fissato a 20.000 euro.

Coinvolte anche imprese e operatori del trasporto. L’obiettivo è rinnovare il comparto logistico urbano, spesso dominato da mezzi obsoleti. Una flotta moderna significa meno CO₂ e più efficienza nei centri cittadini.

41,3 milioni di veicoli, molti da svecchiare

L’Italia detiene uno dei parchi auto più vecchi d’Europa. Nel 2024, l’età media dei veicoli ha toccato i 13 anni. Circa il 24% delle auto in circolazione appartiene ancora alle classi Euro 0-3, immatricolate oltre 19 anni fa.

Il Governo punta a eliminare almeno 40.000 veicoli fortemente inquinanti. Un’azione urgente, vista anche la crescita continua del parco circolante. Solo nel 2024, le auto sono aumentate di 425.000 unità, raggiungendo i 41,3 milioni.

Il rapporto tra auto e abitanti è preoccupante: 701 vetture ogni 1.000 residenti. Con motocicli e veicoli leggeri, la densità sale a 942 su 1.000. Nessun altro Paese europeo registra un dato simile.

L’incentivo rappresenta un’occasione per ridurre l’impatto ambientale. 

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