Il fotovoltaico è oggi una delle fonti di energia rinnovabile più promettenti per affrontare la crisi climatica e accelerare la decarbonizzazione dell’economia globale. In tutta Europa si sta registrando una vera e propria corsa al sole, con una crescita esponenziale della capacità installata, alimentata da politiche comunitarie, investimenti pubblici e privati, e una maggiore consapevolezza ambientale.

La crescita del fotovoltaico in Europa: numeri record e obiettivi ambiziosi

Nel 2023 l’Unione Europea ha installato oltre 56 GW di nuova capacità fotovoltaica, segnando un nuovo massimo storico, in aumento rispetto ai 41 GW del 2022 (SolarPower Europe). Questo significa che ogni giorno, in media, sono stati attivati più di 150 MW di nuovi impianti solari.

La produzione solare copre oggi circa il 9% del fabbisogno elettrico europeo, ma in alcuni Paesi la quota è molto più elevata:

  • Olanda: oltre il 17% dell’elettricità viene dal fotovoltaico
  • Spagna: ha superato il 16%, grazie a grandi impianti utility scale
  • Grecia: intorno al 15%, con piani per raggiungere il 25% entro il 2030
  • Germania: circa il 13%, leader per capacità installata totale (oltre 74 GW)

Italia: una crescita positiva, ma ancora lenta rispetto ai leader europei

L’Italia ha chiuso il 2024 con circa 30,3 GW di potenza fotovoltaica installata, in crescita di circa 5 GW rispetto al 2023. La produzione ha coperto l’11,5% della domanda elettrica nazionale, posizionando il Paese tra i primi 5 in Europa per capacità totale, ma ancora lontano dagli obiettivi previsti dal PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima), che fissa il traguardo a circa 50 GW entro il 2030.

I segmenti che hanno trainato la crescita italiana sono:

Residenziale: incentivato da detrazioni fiscali come il Superbonus 110%
Commerciale e industriale: grazie a formule di autoconsumo e comunità energetiche
Grandi impianti a terra: tornati a crescere, anche se rallentati dalla burocrazia autorizzativa

Competitività e calo dei costi: l’energia solare è la più economica

Il prezzo medio per produrre energia solare è sceso drasticamente negli ultimi anni. Secondo l’IRENA, il LCOE (costo livellato dell’energia) del fotovoltaico nel 2023 è sceso a meno di 4 centesimi di euro per kWh nei Paesi più soleggiati, rendendolo più economico del carbone, del gas e del nucleare.

In Italia, l’autoproduzione fotovoltaica consente oggi di abbattere fino all’80% della bolletta elettrica, rendendo l’investimento conveniente anche senza incentivi diretti.

Le tecnologie emergenti: efficienza, accumulo e innovazione

La nuova frontiera del fotovoltaico punta sull’integrazione con tecnologie avanzate:

Moduli bifacciali: in grado di captare la luce sia sul lato anteriore che posteriore, aumentando la resa fino al 30%
Fotovoltaico integrato (BIPV): pannelli inseriti direttamente in facciate, tetti e vetri degli edifici
Accumulatori domestici e industriali: sempre più diffusi grazie alla riduzione dei costi delle batterie al litio
Comunità energetiche: reti locali che condividono energia prodotta da impianti solari collettivi
Agrivoltaico: installazioni su terreni agricoli che non sottraggono suolo coltivabile, ma lo proteggono e ottimizzano

Ostacoli e ritardi: cosa rallenta la crescita in Italia?

Nonostante il potenziale enorme, l’Italia sconta ancora alcuni ostacoli strutturali:

Burocrazia complessa: iter autorizzativi lenti, soprattutto per i grandi impianti
Limiti di rete: la rete elettrica non sempre è pronta a ricevere energia da impianti diffusi
Resistenza locale: opposizione di alcune comunità a impianti a terra (NIMBY)
Mancanza di manodopera specializzata: servono installatori, ingegneri, tecnici

Per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo, sarà necessario semplificare le autorizzazioni, digitalizzare i processi, potenziare le infrastrutture di rete e formare nuove figure professionali.

Il fotovoltaico nel futuro energetico europeo

L’Unione Europea ha stabilito l’obiettivo di raggiungere il 42,5% di energia da fonti rinnovabili entro il 2030, con un contributo solare sempre più decisivo. Il piano REPowerEU prevede di portare la capacità fotovoltaica europea a oltre 600 GW entro il 2030 (contro i circa 260 GW attuali).

L’Italia dovrà accelerare il passo, installando almeno 4-5 GW di nuovi impianti l’anno e rafforzando l’autoproduzione, la digitalizzazione dei consumi e l’accumulo.

Conclusione

Il fotovoltaico rappresenta oggi molto più di una semplice fonte di energia pulita: è un motore di sviluppo economico, innovazione tecnologica e sicurezza energetica. In Europa e in Italia la sua crescita è solida e promettente, ma per trasformarlo in una colonna portante della transizione energetica serviranno politiche coraggiose, investimenti mirati e una visione a lungo termine. Il sole non manca: tocca a noi saperlo sfruttare.

Fonti