Audi rivede la sua strategia verso l’elettrico puro, posticipando gli obiettivi di uscita dai motori a combustione. Sfide infrastrutturali, costi elevati e scenari di mercato spingono il marchio a un approccio più cauto, allineandosi a BMW e Mercedes.

Auto elettriche: Audi adotta un approccio più graduale verso il futuro EV

La strategia di Audi per la transizione verso la mobilità esclusivamente elettrica sta subendo una revisione significativa. Il marchio tedesco, come rivelato in un’analisi pubblicata lo scorso 1° luglio, ha scelto di adottare un approccio più graduale rispetto ai suoi piani iniziali, che prevedevano una dismissione più rapida dei motori a combustione. Questa decisione posiziona Audi in linea con una tendenza condivisa da altri colossi automobilistici come BMW e Mercedes, che hanno anch’essi optato per un rallentamento nell’accelerazione verso il “solo elettrico”.

Le motivazioni dietro la scelta di un passo più cauto

Secondo Jörg Schlagbauer, presidente del Consiglio Generale dei Lavoratori di Audi, la nuova direzione è dettata dalla necessità di mantenere una maggiore flessibilità produttiva e di affrontare sfide concrete. Tra le problematiche principali, la carenza di un’adeguata infrastruttura di ricarica in Europa emerge come un ostacolo cruciale. Schlagbauer ha affermato: “Non metto in dubbio la mobilità elettrica, ma non credo che saremo pronti entro il 2035”. Questa dichiarazione sottolinea la complessità di una transizione che va ben oltre la semplice produzione di veicoli, richiedendo lo sviluppo di un ecosistema di supporto efficiente e capillare.

Un altro fattore determinante è il costo ancora elevato dei veicoli elettrici rispetto ai tradizionali modelli a combustione interna. Nonostante le previsioni di una riduzione dei costi grazie all’evoluzione delle tecnologie delle batterie e all’inasprimento delle normative ambientali, il divario economico rimane una barriera significativa per molti consumatori. Questa questione si intreccia direttamente con il divieto europeo del 2035, che imporrà l’addio definitivo ai motori a combustione nell’Unione Europea, salvo possibili modifiche legislative attese con la revisione del 2025.

Una tendenza condivisa dalle grandi case automobilistiche europee

La strategia di rallentamento non è un’esclusiva di Audi. Anche Mercedes, per voce del CEO Ola Källenius, ha dichiarato che l’estensione della vita dei motori a combustione rappresenta una scelta razionale. Allo stesso modo, Oliver Zipse, amministratore delegato di BMW, ha messo in guardia sui rischi di una transizione troppo rapida ed esclusivamente elettrica, definendola un potenziale “vicolo cieco” per l’industria europea. Questi posizionamenti congiunti evidenziano la chiara esigenza di bilanciare l’innovazione tecnologica con la sostenibilità economica, mantenendo al contempo la competitività sul mercato globale.

I piani di Audi: sviluppo tecnologico e necessità infrastrutturale

Per Audi, la sfida rimane duplice: da un lato, proseguire con decisione nello sviluppo di tecnologie elettriche all’avanguardia, come testimoniato dai recenti lanci di modelli quali il Q6 e-tron. Dall’altro lato, è fondamentale garantire che l’adozione su larga scala della mobilità elettrica sia adeguatamente supportata da un’infrastruttura di ricarica robusta e diffusa. L’azienda sta investendo in soluzioni innovative, tra cui la piattaforma Premium Platform Electric (PPE), che promette miglioramenti significativi in termini di efficienza e prestazioni dei futuri veicoli elettrici. Tuttavia, l’efficacia di queste tecnologie dipenderà in gran parte dalla capacità dei governi e delle istituzioni di creare un ambiente favorevole alla loro diffusione capillare.

Il dibattito sul futuro della mobilità in Europa rimane aperto. Il divieto del 2035 rappresenta un obiettivo ambizioso, ma le sfide legate ai costi, alle infrastrutture e alla disponibilità di materie prime richiedono un approccio pragmatico. Audi e gli altri produttori europei si trovano di fronte a una decisione cruciale: accelerare verso un futuro completamente elettrico o mantenere una visione più equilibrata, che tenga conto delle mutevoli realtà di mercato e delle esigenze concrete dei consumatori.