BMW annuncia la produzione di un SUV a celle a combustibile a idrogeno nel 2028. Una strategia multi-tecnologica per superare i limiti dell’elettrico.
BMW Scommette sull’Idrogeno: in Arrivo il SUV Fuel-Cell nel 2028
BMW rilancia con forza la sua strategia sull’idrogeno, annunciando il debutto di un SUV di serie a celle a combustibile per il 2028. Il modello, che sarà basato sulla prossima generazione dell’X5, è il risultato della partnership tecnologica consolidata con Toyota.
Dopo anni di progetti e prototipi, come la iX5 Hydrogen, la casa automobilistica bavarese ritiene che i tempi siano finalmente maturi per una produzione su larga scala. Secondo il Dr. Jürgen Guldner, General Program Manager for Hydrogen Technology di BMW, lo sviluppo accelerato delle infrastrutture in Europa e in Asia rende l’idrogeno una soluzione praticabile e complementare all’elettrico.
Idrogeno: un’alternativa concreta all’elettrico
BMW ha da tempo sposato un approccio “multi-tecnologico”, affiancando i motori a combustione interna e i veicoli elettrici (BEV) con quelli a celle a combustibile. L’idrogeno, secondo il costruttore, offre soluzioni a problemi che i veicoli a batteria non sempre risolvono:
- Rifornimento rapido: Un pieno si fa in soli 3-4 minuti, un vantaggio significativo rispetto ai tempi di ricarica dei BEV.
- Zero emissioni: Come gli elettrici, i veicoli a idrogeno non producono emissioni nocive allo scarico, emettendo solo vapore acqueo.
- Minori materie prime critiche: Le celle a combustibile richiedono meno litio, cobalto e terre rare rispetto alle batterie, rendendole una soluzione potenzialmente più sostenibile a lungo termine.
BMW ha anche abbandonato l’idea di motori a combustione alimentati a idrogeno, optando definitivamente per le celle a combustibile, considerate molto più efficienti.
Tecnologia Toyota, ingegneria BMW
L’alleanza con Toyota, già partner nello sviluppo del prototipo iX5 Hydrogen, sarà rafforzata in vista del modello del 2028. Le due aziende lavoreranno insieme per raggiungere efficienze produttive ed economiche su una piattaforma comune.
Questa partnership permette a BMW di concentrarsi sulla propria ingegneria e sul design, sfruttando al contempo la leadership di Toyota nello sviluppo delle celle a combustibile.
Le sfide: infrastrutture e sicurezza
Nonostante il rinnovato impegno, BMW è consapevole delle sfide che l’idrogeno deve ancora affrontare.
- Infrastrutture: Il numero di stazioni di rifornimento in Europa è ancora esiguo, con solo 265 punti attivi. In Italia, sono al momento solo due i progetti in fase di implementazione. BMW sta collaborando attivamente con partner industriali in diversi Paesi per incentivare lo sviluppo della rete.
- Sicurezza: L’azienda sta lavorando per sfatare i vecchi miti, assicurando che i veicoli a idrogeno soddisfano gli stessi standard di sicurezza delle auto moderne.
Nonostante le vendite globali di veicoli a idrogeno siano ancora marginali rispetto agli elettrici, BMW crede fermamente che questa tecnologia troverà il suo spazio in settori specifici come i trasporti a lungo raggio, le flotte aziendali e i mercati dove la ricarica elettrica è meno accessibile.
Un futuro a tre vie
La strategia di BMW non si basa su un’unica soluzione. La visione è chiara: i veicoli elettrici per l’uso urbano, l’idrogeno per le lunghe distanze e i motori a combustione interna per i mercati in cui la transizione richiederà più tempo. Questa flessibilità permette al marchio di adattarsi alle diverse esigenze dei consumatori e ai ritmi di sviluppo delle infrastrutture globali, posizionandosi in prima linea per guidare la transizione energetica nell’industria automobilistica.