L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo digitale, ma al tempo stesso contribuisce a un problema sempre più urgente: l’aumento delle emissioni di anidride carbonica. I grandi modelli linguistici, i data center e i servizi cloud che supportano l’AI consumano una quantità crescente di energia, spesso ancora proveniente da fonti fossili.

Perché l’intelligenza artificiale consuma così tanta energia?

  • Addestramento dei modelli (training): richiede settimane di calcolo su migliaia di GPU ad alte prestazioni. Il training di GPT-3, ad esempio, ha generato circa 500 tonnellate di CO₂.
  • Inferenza: ogni richiesta AI (chat, ricerca, generazione di contenuti) attiva potenti server nel cloud. Su scala globale, questo equivale a milioni di inferenze ogni ora.
  • Data center sempre attivi: server che operano 24/7 con necessità di raffreddamento costante, con un impatto energetico paragonabile a quello di interi paesi.

Le emissioni delle Big Tech: i numeri in crescita

Le principali aziende del web stanno facendo i conti con un aumento netto delle emissioni legato all’AI:

Il paradosso verde: l’AI può anche aiutare il clima

Sebbene l’AI contribuisca all’aumento delle emissioni, può anche essere uno strumento per la sostenibilità:

  • Ottimizzazione dei consumi nelle reti energetiche intelligenti
  • Monitoraggio ambientale con immagini satellitari AI-powered
  • Supporto alla ricerca climatica con modelli predittivi avanzati

Le soluzioni per ridurre l’impatto ambientale dell’AI

Per rendere l’intelligenza artificiale più sostenibile, si stanno adottando diverse strategie:

  • Data center più efficienti: raffreddamento a immersione, alimentazione con energie rinnovabili, uso del calore di scarto per il teleriscaldamento urbano.
  • Modelli AI ottimizzati: tecniche come pruning, quantizzazione e distillation permettono di ridurre i consumi mantenendo alte prestazioni.
  • Uso consapevole dell’AI: evitare l’overuse, favorire l’adozione di modelli più leggeri, migliorare l’educazione all’uso responsabile.

Conclusione

L’intelligenza artificiale rappresenta una delle innovazioni più potenti del nostro tempo, ma la sua crescita pone interrogativi cruciali sul piano ambientale. Bilanciare progresso tecnologico e sostenibilità sarà la vera sfida dei prossimi anni. Le aziende devono accelerare sulla transizione energetica, e noi utenti imparare a usare l’AI con intelligenza – anche climatica.

5 dati chiave da ricordare

  • +30% le emissioni Microsoft tra 2020 e 2024
  • +13% l’aumento di CO₂ di Google nel 2024
  • 500+ tonnellate di CO₂ per addestrare GPT-3
  • 1.000 TWh stimati di consumo dei data center globali entro il 2026
  • 24/7 il funzionamento dei server AI nel cloud

Fonti